Si è tenuta oggi, domenica 14 febbraio 2021, alle ore 11:00, al chilometro 60 della strada costiera Atene – Sounion, una cerimonia di commemorazione presso il Monumento dedicato ai Caduti del Piroscafo Oria, che affondò il 12 febbraio 1944 dopo essersi incagliato nel corso di una tempesta nei pressi dell’isola di Patroklos, a poche miglia dal Pireo, dove sarebbe dovuto giungere al termine del viaggio, cominciato il giorno prima, a Rodi. Il naufragio, il più grave nella storia moderna e contemporanea del Mediterraneo, causò la morte di almeno 4.095 Militari italiani internati, inabissatisi con il bastimento.
Alla commemorazione, che ha avuto luogo nel rispetto della normativa anti-Covid, hanno preso parte i Sindaci di Saronikos e Lavreotiki, rappresentanti dell’Associazione Culturale Chrissi Tomi di Keratea, l’Ambasciatore d’Italia ad Atene e l’Addetto Militare dell’Ambasciata d’Italia, anche in rappresentanza della nostra Comunità e di coloro i quali non hanno potuto partecipare a causa delle restrizioni attualmente in vigore. Durante la cerimonia sono state deposte due Corone di fiori.
A 77 anni dalla tragedia dell’Oria, abbiamo quindi voluto rinnovare l’omaggio sincero delle Istituzioni Italiane a suffragio della Memoria dei nostri Soldati prigionieri a bordo della nave, che si erano rifiutati di piegarsi al nazismo o di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e, per questa scelta coraggiosa, erano stati destinati ai campi di concentramento nazisti. A loro, alla Rete dei Familiari dei Caduti dell’Oria, a tutti i nostri Militari periti nel mare e ai loro Cari vanno, oggi come sempre, il nostro pensiero e la nostra commossa vicinanza.
Ricordare la vicenda dell’Oria significa anche toccare con mano e rinsaldare l’indissolubile solidarietà tra il popolo italiano e quello greco, che sin dai primi drammatici momenti del naufragio diede prova di grande umanità nei confronti dei nostri Caduti e Dispersi, preservando e tramandando la memoria del drammatico epilogo di chi, fino a pochi mesi prima, figurava fra le file del “nemico”. È quindi con spirito di genuina fratellanza che, uniti dal filo intrecciato della Memoria di quei tragici fatti, Grecia e Italia – Familiari, Comunità e Autorità – hanno rievocato e onorato congiuntamente anche quest’anno, in modo solenne pur se nella sobrietà imposta dall’emergenza sanitaria, il dramma che colpì e spezzò le giovani vite di quegli uomini.